5 minuti per 1 GDR racconta: Heavy Sugar

Heavy Sugar, il GdR Tesla-punk, ti getterà fra le strade di Balhan City, una metropoli degli anni ruggenti dominata dall’elettricità, in quella che è una versione distopica della prima metà del 900 americana. Ti muoverai tra le sue luci folgoranti e tra i suoi segreti più oscuri, dove le grandi corporazioni, spalleggiate dalle forze dell’ordine, combattono una guerra invisibile contro gangster, sovversivi e criminali. Una lotta a colpi di pistola e di Blink, un potere mentale che consente di controllare il flusso elettrico che permea la città.
AMBIENTAZIONE
Ci troviamo negli Anni Ruggenti, gli anni dell’ottimismo sfrenato, dove la guerra che doveva porre fine a tutti i conflitti ha donato all’uomo la speranza di un avvenire di pace e prosperità. Quella prosperità che in questo mondo ha assunto le sembianze dell’energia elettrica. Trascinata da una visione di folle perfezione, la EdiSons Company ha trasformato l’intera metropoli di Balhan City in un colossale generatore. In seguito al crollo delle difese immunitarie del genere umano, sopperite dalle miracolose medicine della Couldron & Couldron, sono poi stati creati i Right Hand, fedeli automi che rimpiazzano ogni fiamma di vita spentasi fra le strade della città. Automobili, denaro, industrie, sicurezza, comodità: ogni cosa funziona e risorge grazie all’elettricità. Con indosso i brighat, cappelli connessi alle attività cerebrali, i cittadini sono in grado di nutrirsi di questa energia, sfruttandola per controllare le tecnologie che li circondano.
Il paradiso costruito dalla EdiSons Company, tuttavia, è solo la facciata per un fine dai profili inquietanti, che mira a sfruttare i cittadini come apparecchi dai quali assorbire preziosa linfa vitelettrica. Questo è il miracolo di Balhan City. Questo è ciò che offre in cambio della totale devozione dei suoi abitanti… ma voi non siete cittadini comuni.
Voi, i Mutinear, vi siete ribellati alle soffocanti sbarre di Balhan City e, riuniti nelle vostre gang, siete in grado di abbattere le barriere mentali del blink, quella semplice strizzata d’occhio che tramuta i pensieri in comandi per gli apparecchi elettrici ed elettronici: le strade saranno sotto il vostro controllo e al tempo stesso vi daranno costantemente la caccia. Riuscirete a controllare la città, sfidandola per ottenere una libertà ora camuffata da prigionia? Indossate i vostri brighat e lo scoprirete. Balhan City vi aspetta e con essa le sue luci, accese per gettare un’ombra su di voi.
IL SISTEMA DI GIOCO
Il regolamento di gioco di Heavy Sugar GdR è stato pensato per combinare la semplicità delle azioni con la possibilità, da parte dei giocatori, di interagire completamente con la città che li circonda. Grazie al Blink infatti, un potere particolare che sfrutta la forza del pensiero, ogni personaggio può prendere il controllo di automi, veicoli, sistemi di sicurezza e in alcuni casi persino di esseri umani: qualsiasi apparecchio elettrico o elettronico può quindi divenire di loro proprietà ed essere usato contro le dita soffocanti di Balhan City. Per compiere tutto ciò non serve altro che un dado a 6 facce e delle fiches. Esatto, come quelle che avrete sicuramente visto sui tavoli da gioco nei casinò. Il sistema di azzardo conferito da questa implementazione di gioco, permette di tramutare il semplice lancio di un dado in una scommessa oculata, che può farvi vincere o perdere tutto il piatto.
Ogni giocatore può inoltre scegliere se affiliarsi a una delle dieci gang presenti in città, dalle quali derivano poteri di blink particolari, affiliazioni e contatti nei cinque distretti, oppure compiere il suo cammino come un lupo solitario. Oltre a questo, ogni personaggio è caratterizzato da un punteggio di fama (o di infamia), che varia in base al tipo di legame che ha con Forze dell’Ordine, Comunità, Anarchici e Crimine Organizzato. Tutto questo contribuisce a far sentire i giocatori i protagonisti della città (nel bene e nel male) dando al contempo loro una sensazione di claustrofobia, cardine sul quale verte gran parte del mood dell’ambientazione. Perché la città vi possiede, ma voi potete controllarla.